Pensava che sarebbe passato inosservato? Tuttavia, la scomparsa della rossa Alfa dalla comunicazione per il lancio del Tonale, il nuovo SUV del marchio automobilistico italiano, ha provocato qualche brivido… Anche internamente. Perché se sono tante le caratteristiche che a volte vengono imposte ai marchi, allora il “rosso Alfa” è davvero un must per il marchio sportivo italiano. Tuttavia, durante la tanto attesa presentazione del SUV, il primo modello Alfa Romeo presentato da più di cinque anni, non una sola sfumatura di rosso… Anche gli attori del film indossavano la stessa polo grigia. Durante la visita allo stabilimento di Pomigliano d’Arco dove viene prodotta la Tonale, inoltre, non abbiamo trovato il rosso Tonale, il colore dove è stato comunque presentato per la prima volta nel 2019 al Salone di Ginevra (foto sotto). , o nel gennaio 2020 a Parigi durante il 35° Festival Internazionale dell’Automobile.
Commercio verso l’elettrificazione del marchio
Ma Jean-Philippe Imparato presume: “è una scelta”. Arrivato a gennaio 2021 dopo la fusione di PSA e Fiat Chrysler che ha dato vita a Stellantis, il boss del marchio italiano ha voluto simboleggiare una svolta nella vita di questo marchio bisognoso di rinnovamento dopo aver toccato un minimo in termini di volumi di vendita (55.000 in 2021). “Dovevamo dare un segnale sull’arrivo dell’ibridazione, ma anche non avvicinarci troppo a uno Stelvio (il grande SUV lanciato nel 2016)”, difende l’ex boss Peugeot.
Perché l’Alfa Romeo sta lavorando intensamente alla sua elettrificazione con l’obiettivo di essere 100% elettrica entro il 2027. “Alfa Romeo è il marchio automobilistico più veloce al mondo a muoversi verso la piena elettrificazione”, spiega un dirigente del marchio premium italiano.
“Per sopravvivere, l’Alfa Romeo deve assolutamente passare al 100% elettrico”, dice serio Jean-Philippe Imparato.
L’inasprimento delle normative ambientali, in particolare la norma Euro 7, che promette di diventare estremamente rigorosa per i motori a combustione ed entrerà in vigore nel 2027, potrebbe rivelarsi fatale per i piccoli marchi. Non sorprende quindi che il Tonale venga trasmesso in verde o in blu, i colori rispettivamente dell’ecologia e dell’elettrificazione. Inoltre, questo piano di trasformazione ha un nome: i metamorfosi.
Anche il verde fa parte della storia del marchio
come notato il sito web della rivista specializzata L’Argus, Alfa Romeo e Ferrari dovevano esibire il colore rosso attribuito all’Italia durante le gare automobilistiche. Il successo del marchio nel motorsport lo ha quindi associato a questo colore nell’immaginario collettivo. Nella storia dell’Alfa, però, parla anche Green, in quanto ricorda il serpente del suo logo, il famoso Biscione, che appartiene allo stemma della città di Milano dove è nato il marchio. Infine, si riferisce anche al colore del quadrifoglio che viene disegnato sulle carrozzerie dagli automobilisti per portare loro fortuna.
Ma Jean-Philippe Imparato riconosce che l’argomento ha suscitato molte discussioni internamente. Per inciso, il nuovo stilista del marchio, Alejandro Mesonero-Romanos, è stato strappato dal naso e dalla barba del boss della Renault Luca de Meo, che ha cercato di riportarlo nel suo bagaglio quando ha lasciato la Seat per il gruppo francese (per arrivare alla Dacia per dirla) un fan dell’Alfa Romeo e del suo caratteristicissimo “rosso”.
“Nel 2024 avremo un’Alfa rossa”, promette infine Jean-Philippe Imparato. Dovrà essere, perché anche senza comunicazione, i primi Tonales lanciati in Francia sono stati ordinati per il 35%… in rosso!