La giornalista Marie Portolano è stata intervistata all’inizio di aprile dai ricercatori nell’indagine sull’ex consigliere di Canal+ Pierre Ménès.
Marie Portolano, giornalista e regista di un documentario in cui Pierre Ménès è accusato di violenza sessuale, è stata intervistata all’inizio di aprile dagli inquirenti nell’indagine sull’ex consulente di Canal+, ha appreso mercoledì l’Afp da fonti vicine al caso.
Questa udienza, durata diverse ore, si è concentrata principalmente sull’aggressione che il giornalista avrebbe subito nel 2016, ha detto all’AFP una fonte a conoscenza del caso. Marie Portolano, che secondo questa fonte non ha presentato denuncia fino ad oggi, accusa Pierre Ménès di aver alzato la gonna e di averle toccato le natiche, in onda e davanti al pubblico della trasmissione Canal Football Club, nel 2016. Che lo fa non ricordo, a causa di gravi problemi di salute dell’epoca.
Nel suo documentario “Non sono una troia, sono una giornalista”, sul sessismo nel mondo del giornalismo sportivo e trasmesso su Canal+ nella primavera del 2021, la giornalista accusa l’ex collega di diverse aggressioni. Pierre Ménès è anche accusato di aver baciato con la forza due editorialisti, Isabelle Moreau e Francesca Antoniotti, durante delle trasmissioni televisive.
Ricerca interna
Un’indagine interna è stata avviata sulla scia del canale Canal+, accusato di aver rimosso dal documentario i passaggi più incriminanti contro il loro editorialista di punta. A seguito dei risultati di questa indagine interna, l’ispettorato del lavoro di Hauts-de-Seine (dipartimento in cui ha sede Canal+) ha deciso di avviare un’azione legale a dicembre. La procura di Nanterre ha quindi aperto a gennaio un’indagine preliminare sulle violenze sessuali e le molestie sessuali nei confronti del 58enne Pierre Ménès.
Queste indagini affidate alla Brigata per la repressione della delinquenza contro le persone (BRDP) riguardano tutti i fatti citati nel rapporto dell’Ispettorato del lavoro e non solo quelli denunciati da Marie Portolano. Secondo un’altra fonte a conoscenza del caso, diverse persone, vittime o che potrebbero essere considerate vittime, sono state intervistate e testimoni.
Pierre Ménès ha lasciato Canal+ la scorsa estate dopo queste rivelazioni che lo hanno portato a offrire i suoi “rimpianti” e le sue “scuse sincere” alle sue “vittime”. Sarà processato anche a Parigi a giugno per un altro caso di aggressione, questa volta nel 2021 al Parc des Princes.