C’è da credere che gli dei del calcio abbiano scelto il loro campo base. Non può succedere nulla al Real Madrid qui al Bernabeu. Eccoti nel tempio dell’irrazionale, nel santuario dei miracoli, qui tutto può succedere se è favorevole al Merengue. Questo martedì, contro il Chelsea (2-3), un’altra “noche mágica” ha atteso i tifosi del Real Madrid, francamente ansiosi per 80 minuti. Ma finché il Real non è morto…
†Non scherzare con il ROI“, abbiamo potuto leggere sull’immenso tifo di Madrid prima del calcio d’inizio di questo quarto di finale. Un modo per dire che bisogna inchinarsi al Bernabeu. Il Chelsea ha fatto il contrario e ha torturato il gigante Madrid e il suo pubblico con. inizio di l’ultimo quarto era un Real amorfo, antiquato, senza idee e senza un leader che sembrava destinato all’inferno. E poi…
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Siamo abituati alla sofferenza
†Onestamente è pazzesco” ha ammesso un Edouardo Camavinga che è rimasto affascinato da un’atmosfera del genere.È bello vivere un’altra notte come questa al Bernabéuriconobbe Nacho al microfono di Movistar. Con un’altra pazza reazione della squadra per qualificarci alle semifinali. È come affrontare il PSG, ogni volta che vivi una notte del genere al Bernabéu ti viene la pelle d’oca†
Ma come fanno ogni volta? A questa domanda, Luka Modric ha spiegato tutto: fede incrollabile nelle loro qualità, fede cieca nel destino vittorioso di questo Real. †Abbiamo sofferto, ma non ci siamo lasciati andare fino alla finestimava il croato. Anche sotto 3-0, non abbiamo giocato una brutta partita, ma il Chelsea ha fatto tutto il possibile e abbiamo continuato a lottare, sapevamo di poter cambiare le cose. L’allenatore ha fatto dei buoni cambiamenti che hanno cambiato il gioco. Siamo abituati a soffrire, a noi è successo tante volte: Bayern, Juve, Ajax, Schalke… e stasera ce n’è un altro†
10 metà in… dodici anni
Una sensazione che viene confermata da Nacho, che è nel club da quando aveva 11 anni. †Questo è il Real MadridEgli ha detto. Fin dall’infanzia ci è stato insegnato a non arrendersi mai. Andare in finale è nel DNA di questo club. Lo abbiamo dimostrato ancora una volta a casa, con i nostri sostenitori. Missione compiuta. Il Real è pronto a combattere chiunque, in questa squadra devi sempre credere perché anche se non passiamo, in campo ogni volta diamo tutto†
Il risultato è una coerenza infallibile ai massimi livelli. Per la decima volta in 12 anni, il Real vede le ultime quattro di C1. Anche sull’alimentazione AC, anche affidandosi quasi esclusivamente a guerrieri invecchiati ma pur sempre magici. Ma se Madrid è ancora viva, è anche un po’ grazie alla magia. Quella del Bernabéu di cui Carlo Ancelotti non si stanca mai.
†Come spiegare questa magia del Bernabeu? È molto difficile da esprimere a paroleha spiegato a Sky Italia. Qualcosa accade quando entri in questa fase. Il pubblico, i giocatori… Chi avrebbe mai pensato che saremmo andati 0-3? Io, ci credevo. Perché il Real Madrid non muore mai†

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